Un vescovo tra i “Garimpeiros”
( cercatori di oro!)
L’ignoto esiste.
Il mondo è immenso e anche nella stessa diocesi esistono persone e luoghi inaccesibili e inesplorati.
Nel mio vagabondare come vescovo del Nord della diocesi sono arrivato alla confluenza del fiume Rovuma cha fa da confine naturale tra Mozambico e Tanzania e tra Mozambico e il lago Niassa ( o come dicono le mappe: lago di Malawi!.).
Qui mi sono attendato. Per modo di dire: qui sono caduto!
Strade inesistenti, fiumi intransitabili: terra dei garimpeiros!.
Vengono dalla Tamzania e dal Malawi. Parlano lingue nuove e non conosciute. Sono giovani ( maschi!) in cerca di oro e di una ricchezza che si rivela un trabocchetto alle loro speranze
Siamo entrati dal confine tra Tanzanis e Mozambico: ci siamo inoltrati pensando il meglio – nessun sacerdote o vescovo sono mai entrati qui! –
2000 persone, sconosciute al mondo e al Mozambico, disperse in una quindicina di paesetti nella profonda terra del Nord del Mozambico
Mi sono domandato: cosa ci stó a fare qui?
Io sono il vescovo di questa gente! Sono i miei figli ignorati per tre anni! Sono miei ! E io non lo sapevo.
Matjeje, Lutumboshi, Lupilichi, Nakagurue, Tulo… localitá sconosciute nel mappa del Mozambico: sono le montagne del Nord ricche di oro, oro autentico, l’ho visto nelle loro mani, dopo un giorno di presenza tra loro.
Sono partiti questa mattina quando il sole era ancora da nascere, si sono arrampicati sui sentieri scoscesi della montagna per raggiungere il loro luogo dove faranno brillare la loro dinamite per spaccare la montagna, raccogliere i sassi auriferi, caricarli sulle spalle, scendere nella valle, collocarli dentro il frantoio per macinare la pietra, aspettare … e raccogliere una piccolissima manciata di polvere gialla: l’oro.
Ci vorrá un grammo per ricevere 30 euro!
L’associazione governativa controlla tutto il mercato! Se produci, il guadagno è tuo! Ma se non incontri la roccia giusta… la fatica e la speranza si frantumano!
Vita da garimpeiros!
Visito le loro “ case” ( tuguri degradati) e cerco di capire il perché di questa fatica immane!
Li trovo stravolti dall’alcool ( accostati alle pareti di fango, semidistrutti dalla fatica, smorti, e accanto a loro giovani prostitute in cerca di lavoro!!. Il resto dell’umanitá!
Una vita stroncata dalla speranza e dal sogno.
Sono quasi tutti Tanzaniani! Sono esuli, senza documenti validi, sfruttati dai signori dell’oro! I signori sono governativi che chiudono gli occhi sulla loro provenienza ma li sfruttano come mano d’opera!.
La piccola comunitá cristiana sa. Vede e vuole fare qualcosa per loro ma si trova impotente. Qui bisogna vestirsi dei vestiti da lavoro e andare a visitare uno per uno, indipendentemente dalla religione professata, e far loro capire l’assurditá della vita.
Sono i nuovi sfruttati! In nome dell’oro nascono i nuovi schiavi, i nuovi adoratori della illusione di una ricchezza facile e a portata di mano.
Li ho visti lungo i sentieri della foresta ( siamo sulle montagne!): gruppetti di cinque o sette, con la torcia in fronte ( per entrare nelle gallerie) in fila indiana, in viaggio da 4 giorni, sbandati e con gli occhi fuori dall’orbita!
Tornate a casa! No. Vogliono arricchirsi in fretta!
Non ce la faranno mai!
Oggi riparto con la mia jeep miracolosa ( non so ancora come sono arrivato fin qui!): dietro ho quattro di questi ragazzi con le gambe spezzate dalla roccia caduta su di loro dopo che la dinamite ha fatto brillare la miccia. Li porto al confine con la Tanzania. Li affido alla guardia di confine e chiedo di provvedere: non ho il permesso i valicare la frontiera. Piangono, dissanguati e gli occhi scavati.
Cari amici, questo stralcio di vita ci interroga e ci fa divenire umili e ci trova impotenti: l’oro ancora oggi uccide e sfrutta.
Nei dieci giorni passati tra i garimpeiros non sono riuscito a dormire: li vedevo sempre davanti e, se mi assopivo, li sognavo.
È troppo forte per la mia sensibilitá umana – Oggi sono tornato a casa.
Ho chiesto un’ incontro con il Governatore di Lichinga! Mi accoglie subito perché gli ho detto che ho una bomba in mano! Mi ascolta e quasi piange: nessuno mi ha informato! Ora lo sai!
Lo sai cosa succede lassú?
Il Governo lí, non esiste!
Scuola, Centro di salute, Strade di comunicazione: non esistono!
Il vescovo dei garimpeiros! Bel primato! Quante lacrime e sofferenza mi rimangono nel cuore.
Oggi sono cambiato: vivo tra i garimpeiros e voglio spaccare il cerchio di omertá con cui il governo si fa complice della morte de centinaia di giovani vite buttate allo sbaraglio dell’illusione.
Il mondo è immenso e anche nella stessa diocesi esistono persone e luoghi inaccesibili e inesplorati.
Nel mio vagabondare come vescovo del Nord della diocesi sono arrivato alla confluenza del fiume Rovuma cha fa da confine naturale tra Mozambico e Tanzania e tra Mozambico e il lago Niassa ( o come dicono le mappe: lago di Malawi!.).
Qui mi sono attendato. Per modo di dire: qui sono caduto!
Strade inesistenti, fiumi intransitabili: terra dei garimpeiros!.
Vengono dalla Tamzania e dal Malawi. Parlano lingue nuove e non conosciute. Sono giovani ( maschi!) in cerca di oro e di una ricchezza che si rivela un trabocchetto alle loro speranze
Siamo entrati dal confine tra Tanzanis e Mozambico: ci siamo inoltrati pensando il meglio – nessun sacerdote o vescovo sono mai entrati qui! –
2000 persone, sconosciute al mondo e al Mozambico, disperse in una quindicina di paesetti nella profonda terra del Nord del Mozambico
Mi sono domandato: cosa ci stó a fare qui?
Io sono il vescovo di questa gente! Sono i miei figli ignorati per tre anni! Sono miei ! E io non lo sapevo.
Matjeje, Lutumboshi, Lupilichi, Nakagurue, Tulo… localitá sconosciute nel mappa del Mozambico: sono le montagne del Nord ricche di oro, oro autentico, l’ho visto nelle loro mani, dopo un giorno di presenza tra loro.
Sono partiti questa mattina quando il sole era ancora da nascere, si sono arrampicati sui sentieri scoscesi della montagna per raggiungere il loro luogo dove faranno brillare la loro dinamite per spaccare la montagna, raccogliere i sassi auriferi, caricarli sulle spalle, scendere nella valle, collocarli dentro il frantoio per macinare la pietra, aspettare … e raccogliere una piccolissima manciata di polvere gialla: l’oro.
Ci vorrá un grammo per ricevere 30 euro!
L’associazione governativa controlla tutto il mercato! Se produci, il guadagno è tuo! Ma se non incontri la roccia giusta… la fatica e la speranza si frantumano!
Vita da garimpeiros!
Visito le loro “ case” ( tuguri degradati) e cerco di capire il perché di questa fatica immane!
Li trovo stravolti dall’alcool ( accostati alle pareti di fango, semidistrutti dalla fatica, smorti, e accanto a loro giovani prostitute in cerca di lavoro!!. Il resto dell’umanitá!
Una vita stroncata dalla speranza e dal sogno.
Sono quasi tutti Tanzaniani! Sono esuli, senza documenti validi, sfruttati dai signori dell’oro! I signori sono governativi che chiudono gli occhi sulla loro provenienza ma li sfruttano come mano d’opera!.
La piccola comunitá cristiana sa. Vede e vuole fare qualcosa per loro ma si trova impotente. Qui bisogna vestirsi dei vestiti da lavoro e andare a visitare uno per uno, indipendentemente dalla religione professata, e far loro capire l’assurditá della vita.
Sono i nuovi sfruttati! In nome dell’oro nascono i nuovi schiavi, i nuovi adoratori della illusione di una ricchezza facile e a portata di mano.
Li ho visti lungo i sentieri della foresta ( siamo sulle montagne!): gruppetti di cinque o sette, con la torcia in fronte ( per entrare nelle gallerie) in fila indiana, in viaggio da 4 giorni, sbandati e con gli occhi fuori dall’orbita!
Tornate a casa! No. Vogliono arricchirsi in fretta!
Non ce la faranno mai!
Oggi riparto con la mia jeep miracolosa ( non so ancora come sono arrivato fin qui!): dietro ho quattro di questi ragazzi con le gambe spezzate dalla roccia caduta su di loro dopo che la dinamite ha fatto brillare la miccia. Li porto al confine con la Tanzania. Li affido alla guardia di confine e chiedo di provvedere: non ho il permesso i valicare la frontiera. Piangono, dissanguati e gli occhi scavati.
Cari amici, questo stralcio di vita ci interroga e ci fa divenire umili e ci trova impotenti: l’oro ancora oggi uccide e sfrutta.
Nei dieci giorni passati tra i garimpeiros non sono riuscito a dormire: li vedevo sempre davanti e, se mi assopivo, li sognavo.
È troppo forte per la mia sensibilitá umana – Oggi sono tornato a casa.
Ho chiesto un’ incontro con il Governatore di Lichinga! Mi accoglie subito perché gli ho detto che ho una bomba in mano! Mi ascolta e quasi piange: nessuno mi ha informato! Ora lo sai!
Lo sai cosa succede lassú?
Il Governo lí, non esiste!
Scuola, Centro di salute, Strade di comunicazione: non esistono!
Il vescovo dei garimpeiros! Bel primato! Quante lacrime e sofferenza mi rimangono nel cuore.
Oggi sono cambiato: vivo tra i garimpeiros e voglio spaccare il cerchio di omertá con cui il governo si fa complice della morte de centinaia di giovani vite buttate allo sbaraglio dell’illusione.
Con affetto
+Elio, vescovo dei garimpairos, cercatori d’oro