In questo 2015 la Veglia Missionaria Diocesana è tornata in Santa Maria Maggiore. Una delle motivazioni di questa scelta è stata senz’altro il maggiore spazio a disposizione anche per la formula rinnovata ed innovativa che si è data alla Veglia stessa.
La prima parte è stata infatti una riflessione scenica sul rischio di indifferenza ed insensibilità che minaccia ciascuno di noi proposta dai giovani dell’Oratorio San Giuseppe e dell’Operazione Matogrosso. E’ un tasto su cui insiste nella sua catechesi Papa Francesco. Essere missionari oggi è proprio lasciarsi provocare dalle emergenze quotidiane con cui entriamo in contatto lasciarsi coinvolgere e non avere paura. Il tema della giornata missionaria 2015 è infatti l’invito di Gesù alla fine della conversazione che contiene la parabola del buon samaritano:
La seconda parte è stata una riflessione su questo tema in cui si sono insertite come momento forte due testimonianze femminili. Marta, una giovane volontaria dellOperazione Matogrosso reduce da un servizio di sei mesi in terra boliviana e Caterina, da ormai 25 anni a fianco di don Pio Bono prima a Merti in Kenia e poi ad Inhassoro in Mozambico.
Ha presieduto e condotto la celebrazione l’Arcivescovo Marco che ha dedicato un ricordo particolare alla ricorrenza del decimo anniversario della scomparsa di mons Luigi Locati ad Isiolo. Mons Marco ha condiviso coll’assemblea alcuni ricordi del suo viaggio ad Isiolo della scorsa estate. Ad Isiolo non ci sono attualmente presenze vercellesi al di fuori delle suore di Loreto ma Isiolo rimane la prima missione della nostra diocesi eusebiana e mons. Marco ha voluto ribadire che la solidarietà colla diocesi keniana rimane la priorità della chiesa vercellese.
Altro momento forte della celerazione il momento del mandato missionario ad un gruppo di persone che partiranno per un servizio in terra di missione: una sorella della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Loreto che sostituirà suor Rosalia Morello ad Haiti nella missione di Mole-Saint-Nicolas. Si tratta di suor Maristela originaria della Tanzania che servendo i fratelli Haitiani arriverà nel terzo continente dello straordinario percorso della sua vocazione alla sequela di Gesù. E poi ancora dall’Operazione Matogrosso, Chiara che partirà per sei mesi in Perù e Marta e Daniele coi figli Caterina Anna e Giovanni che andranno per due anni in Perù.
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