Inhassoro 2017: un’esperienza da vivere
Siamo da poco tornati dal viaggio in Mozambico in cui siamo stati ospiti della parrocchia di S. Eusebio a Inhassoro dove opera don Pio Bono con la stretta collaborazione di Caterina Fassio.
La prima cosa che ci ha colpito appena arrivati in terra africana è stata l’accoglienza semplice, gioiosa e festosa ricevuta dalle persone a cui venivamo presentati.
Abbiamo visitato tre scuole materne: qui i bambini hanno preparato per noi brevi recite molto coinvolgenti e la loro semplicità ed entusiasmo ci ha davvero emozionati.
Siamo poi stati in diverse comunità distanti molti kilometri dal centro della cittadina che don Pio visita mensilmente: in ognuna era una festa al nostro arrivo. Dopo la gioiosa accoglienza, bambini, giovani, adulti e anziani si sedevano per terra o su rudimentali panche per recitare il rosario animato da un catechista mentre Don Pio sistemato sotto un albero era disponibile per le confessioni. Seguiva la S. Messa allietata da canti, dove tutti partecipavano, con la voce, con il ritmo dei tamburi o con balli molto espressivi.
In particolare in una comunità è stato somministrato il sacramento del battesimo a quindici persone, tutti adulti e anziani: vedere la loro fede espressa con gesti e atteggiamenti genuini è stata per noi una lezione di vita cristiana autentica.
E’ bello pensare che siamo tutti fratelli nella fede, figli dello stesso Dio che è Padre, anche se siamo di razze e culture diverse e con grandi distanze planetarie, ma sapere che siamo accomunati dalla stessa fede aiuta noi a essere cristiani più convinti.
La vita all’interno della missione si svolgeva secondo ritmi ben scanditi: preghiera, apertura dell’ufficio dove ricevere, ascoltare e dare un aiuto a tutte quelle persone che ogni giorno bussano alla porta. E poi l’organizzazione della Scuola Estrela do Mar affiancata alla missione che con 820 allievi e 60 insegnanti coinvolti in corsi tecnici come falegnameria, meccanica, sartoria, elettrotecnica, ragioneria e scuola alberghiera richiede una gestione attenta e molto impegno.
All’interno della missione risiede pure un gruppo di ragazzi e bambini orfani e il loro bisogno di affetto è un aspetto importante a cui dare risposte ogni giorno.
Oltre a don Pio e a Caterina in missione collabora anche Nelson un seminarista che si prende cura dei ragazzi e di alcuni aspetti di catechesi e suor Beleza che oltre a essere un’insegnante qualificata cura anche lei alcune attività parrocchiali.
Spesso ci si trova insieme ed è bello vedere come questa piccola comunità pastorale si incoraggia e si rafforza a vicenda e questo è fondamentale perché il lavoro da fare è immenso.
Le sensazioni che ci siamo portati a casa sono quindi state più che positive, siamo tornati con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di importante: la semplicità e l’essenzialità. Tutti, anche se non possiedono tante cose sono sereni, ti salutano sempre con un sorriso e non ho visto una persona arrabbiata o stressata. Sono sempre pronti a cantare e ballare perché si vede che nel cuore hanno sentimenti buoni.
Giuseppe, Maria Teresa e Rosanna