“La messa è iniziata alle 9 e abbiamo finito circa alle 12 e poi fino alle 14 siamo rimasti insieme. Non sono mancate le lacrime…
È stata commuovente come la gente con tanta semplicità ci ha dimostrato il suo affetto.
E poi tutti a pranzare insieme al vescovo.
Nel pomeriggio abbiamo riunito tutti i ragazzi orfani che han vissuto con noi negli anni trascorsi in Mozambico. È stato un momento toccante e commovente.
Ognuno ha voluto dire il suo grazie e ricordare ciò che ha ricevuto da noi, dalla missione.
E anche qui lacrime…
Ma per fortuna i panettoni portati dagli amici italiani hanno reso meno difficile il momento dei saluti.
Il Signore ci ha ripagato dei tanti sforzi e fatiche e anche degli insuccessi.
Al termine un gruppo di lavoratori della missione ha manifestato con un piccolo regalo il grazie per aver lavorato con noi.
Io parto domani perché voglio arrivare a vedere ancora la mia mamma.
Tutti gli altri il giorno 8 partiranno”.
Queste le parole con cui Caterina Fassio ci ha descritto, in un messaggio Whattsapp, il giorno dell’epifania 2020 che ha celebrato ad Inhassoro il passaggio della conduzione della parrocchia e delle opere connesse dalle mani dei due nostri missionari vercellesi al clero diocesano locale nella persona di padre Geremias dos Santos Moisés e dei suoi collaboratori.
Erano presenti ad Inhassoro in rappresentanza della nostra diocesi di Vercelli don Patrizio Maggioni, don Franco Givone, don Gianni Fagnola, il dott. Gianni Bono fratello di don Pio, Suor Mara e suor Maria Daria delle figlie di Sant’Eusebio.
Ci scusiamo coi nostri lettori del ritardo con cui facciamo il punto su questo importante episodio che rappresenta una tappa importante nella storia della Missione Vercellese nel mondo.
La realtà della Missione in Inhassoro ha avuto una storia ricca di realizzazioni, di percorsi di crescita, di incontri fecondi, di iniziative in qualche modo storiche all’interno della chiesa Mozambicana e della diocesi di Inhambane ed era ormai tempo di pensare a questo passo ulteriore. Padre Geremias è stato a fianco dei nostri missionari per quasi due anni ed i tempi erano ormai maturi. Da qualche tempo, con l’accordo dei due vescovi, si era deciso di fissare una data al fine di ottimizzare i tempi e non complicare ulteriormente un percorso che era ormai al suo culmine.
Adesso la parrocchia di Inhassoro camminerà colle su gambe. Alcuni accordi col vescovo Adriano Langa garantiscono che la grande scuola tecnica “Estrela do mar” continui ad essere affiancata dalle Acli italiane, ma per il resto delle opere costituenti il cuore della parrocchia di Sant’Eusebio è iniziato il tempo di una vita totalmente mozambicana nella comunione della Chiesa Cattolica Universale. La comunione di vita e di intenti, di amicizia e di fratellanza universale nella Comunione dei Santi offrirà ancora occasioni di incontro e confronto, di comunione e condivisione ma in un prospettiva tutta nuova iniziata proprio nel giorno dell’Epifania 2020 che abbiamo ricordato.
Un grazie sentito di dimensioni veramente indicibili va, da parte di questo Ufficio, a don Pio e a Caterina. La storia vercellese della parrocchia di Sant’Eusebio in Inhassoro porta incisi per sempre i loro nomi. Senza di loro la storia non sarebbe iniziata e soprattutto non sarebbe giunta alla maturazione che ha permesso il gran passo di cui qui diamo conto. Con loro vogliamo ricordare tutte le persono che li hanno affiancati in questo loro cammino, africani mozambicani, africani di altri paesi, vercellesi o italiani, amici di altri paesi del mondo, un elenco sterminato di persone, i cui nomi conosce bene il Signore, che hanno dato il loro contributo piccolo o grande a quanto in questi anni, sotto la guida di don Pio e di Caterina è stato avviato, e che ora è nelle mani di padre Geremias e della comunità cristiana che è in Inhassoro. Buon cammino in Cristo fratelli di Inhassoro. Grazie dell’esempio che ci avete dato e che continuerete a darci negli anni a venire, che la vostra testimonianza cristiana continui ad essere uno stimolo per noi e che la grazia del Signore sia sovrabbondante nella vostra vita fraterna e in ogni cosa che nella sequela a Cristo nostro Signore vorrete intraprendere.