Kenya

La Storia

mons. Luigi Locati

Isiolo 1974

da sinistra: don Pio Bono, dott. Cossetti Lino, Mons. Luigi Locati, don Franco Givone

Chiesa di Isiolo

In basso a destra l'ingresso alla tomba di mons. Locati

Lapide mons. Luigi Locati

Nella foto don Franco Givone in visita al luogo in cui venne ucciso mons. Locati

L’avventura della Chiesa Eusebiana in terra d’Africa ebbe inizio nel 1963 nella scia dell’Enciclica “Fidei Donum” che si appellava a tutte le diocesi per appoggiare e vivere il dono della fede tra i popoli dei paesi più poveri.

Pioniere fu Don Luigi Locati che raggiunse il Kenia nel 1964 e prese sotto le sue cure il distretto di Isiolo, un’area dall’estensione pari a quella del Piemonte. Don Locati si trovò di fronte a scenari apocalittici. Da poco si era conclusa la lotta per l’indipendenza e la gente viveva raggruppata in grandi centri molto simili a campi di concentramento. Al suo grido di aiuto fu raggiunto da altri sacerdoti e laici vercellesi.

Poi fu la volta di alcune suore di Loreto.

La missione è stata per molti anni l’unica organizzazione della popolazione, circa un milione di anime. Le stesse autorità mussulmane locali hanno sempre richiesto con insistenza la presenza della Chiesa con i suoi Pastori. Ai religiosi, nel corso degli anni ’70, si sono aggiunti gli apporti di alcuni laici: tecnici, esperti agricoli, operai, medici e infermieri. Significative sono state anche le iniziative per la promozione del lavoro della donna con la creazione di laboratori di cucito gestiti autonomamente.

Il 14 luglio 2005 mons. Luigi Locati viene ucciso, testimone del suo amore verso gli ultimi.

Malattie

  • Diffusissime sono nel Paese le malattie a trasmissione sessuale tra cui l’AIDS, che è diventato un vero flagello.Attualmente si stima che muoiano ogni giorno circa 700 persone affette dall’AIDS, che gli orfani siano complessivamente più di 500.000 e 100.000 i bambini, sotto i cinque anni, che risultano infetti. Sono dati questi tra i più alti del mondo, destinati a rimanere tali, anche perché gli affetti dal virus HIV vengono rifiutati dai centri ospedalieri.
  • A questa “pestilenza” nel luglio del 2002 si è aggiunta l’emergenza malaria, a seguito delle abbondanti piogge dei mesi precedenti unite ad altri fattori, quali il processo di deforestazione e le gravi carenze igieniche nelle strutture idriche.. La nuova epidemia, che ha colpito soprattutto la maggior parte delle regioni occidentali, ha provocato alcune centinaia di vittime e ne ha infettate quasi 5.000.
  • Tra le malattie non vanno inoltre dimenticate le infezioni intestinali e la dissenteria alle cui origini vi è l’utilizzo di acqua contaminata.

Situazione sanitaria

  • La situazione sanitaria risente delle condizioni di vita precarie a vari livelli: sociale, umano e ambientale.
  • Nel paese sono presenti circa 209 ospedali, 527 centri sanitari e dispensari, che svolgano anche attività di prevenzione e campagne di educazione sanitaria, oltre a molteplici cliniche private.
  • Circa il 40% della popolazione risiede a 40 Km da un centro sanitario e la restante entro gli 80, l’infrastruttura, inoltre, dispone di soli 2 posti letto per 1000 persone. Difficile, risulta anche, soprattutto nelle aree rurali, reperire le medicine più basilari e le strumentazioni sanitarie, perché vengono rubate, nelle strutture pubbliche, dai dottori per rivenderle o utilizzarle nelle loro cliniche private.

Emergenza idrica

Uno dei problemi gravi per la popolazione, soprattutto quella delle zone più aride del Paese, è l’approvvigionamento dell’acqua. La causa non è da attribuirsi esclusivamente alla mancanza di piogge, ma ad una gestione delle risorse idriche completamente fallimentare (come quella dell’energia elettrica, basata su dighe costruite su fiumi stagionali). Per procurare, pertanto, l’acqua necessaria all’uso domestico, le donne, come vuole la tradizione, devono affrontare anche otto ore di cammino per reperire pochi litri, spesso non potabili e causa quindi di colera, diarrea e tracoma.

Situazione politica attuale

Le elezioni politiche del dicembre 2002 hanno portato alla caduta del regime di Daniel Arap Moi che, per 25 anni, ha gestito il potere in maniera autoritaria, introducendo logiche di nepotismo e corruzione, e all’affermazione, quale nuovo presidente, di Mway Kibaki a cui spetta ora il compito di risollevare il Paese. Le premesse sono buone, in quanto economista quotato anche a livello internazionale, ma la sua non è e non sarà un’impresa facile. Diverse, infatti, sono le questioni da affrontare per riportare in Kenya la pace sociale e condurre l’economia fuori da una crisi, che ne ha corroso tutte le strutture. Del 2013 è presidente Uhuru Kenyatta figlio del primo presidente Jomo Kenyatta.

scarica una presentazione (datata)sul vicariato di Isiolo (32 Mb)

Mons. Anthony Ireri in visita a Vercelli

  Il vescovo di Isiolo, mons. Anthony Ireri Mkobo, è in visita alla nostra diocesi per alcuni giorni. Martedì scorso ha fatto il punto col nostro arcivescovo e i rappresentanti del nostro Centro Missionario Diocesano in merito ai problemi più importanti ed urgenti del suo vicariato ed ha concordato un …

Read More »

Santa Messa in ricordo di Mons Locati con il suo successore

  Domenica 2 luglio 2017, sarà concelebrata, in duomo alle ore 10,30, la tradizionale messa di suffragio per mons Luigi Locati vescovo di Isiolo. Viene leggermente anticipata la data rispetto all’anniversario esatto della sua morte perchè è presente qui a Vercelli il suo successore mons Anthony Ireri Mkobo che quest’anno …

Read More »

30 giugno 2017 – Riunione della Consulta Missionaria sulla Quaresima di Fraternità 2017

  Convocazione Riunione Consulta Missionaria Per la sera di venerdì 30 giugno alle ore 21 è convocata, presso i locali del CMD, la riunione conclusiva della Quaresima di Fraternità 2017 con l’assegnazione dei fondi ai vari progetti presentati. Sarà anche una riunione di valutazione di quanto svolto quest’anno per preparare …

Read More »

Incontro regionale dei “missionari fidei donum” a Saint Pierre

  Giovedì 18 maggio ha visto realizzarsi, presso il priorato di Saint Pierre in val d’Aosta, il secondo incontro annuale dei sacerdoti piemontesi "fidei donum" rientrati temporaneamente o definitivamente dalle missioni. La giornata si è aperta con una riflessione-dibattito sulla situazione e il ruolo dei sacerdoti "fidei donum" rientrati in …

Read More »

Serata a Biella con Banca Etica

  Di questi tempi, gli scorsi anni, il nostro sito dava il resoconto delle serate del Corso Interdiocesano Missionaio delle tre diocesi di Biella-Novara-Vercelli. Quest’anno il corso si è ridotto ad una sola serata di cui si è fatto carico il Centro Missionario di Biella. In effetti vari cambiamenti sono …

Read More »

Riflessioni in margine al recente viaggio dell’Arcivescovo e di alcuni sacerdoti diocesani nelle missioni vercellesi in Mozambico

Come promesso iniziamo un serie di resoconti, riflessioni, proposte, progetti relativi al recente viaggio dell’Arcivescovo e di alcuni sacerdoti a Maimelane ed Inhassoro le nostre missioni mozambicane. Il primo contributo ci giunge da don Franco Givone, per anni missionario in Kenia a Isiolo e Garbatula, poi direttore del Cum a …

Read More »
Translate »